Arabesque

Ogni individuo ha alle spalle un bagaglio personale di esperienze, apprendimenti, ricordi felici, paure inconfessabili, debolezze e ferite. La nostra sfera personale è sacra, poiché in essa sono contenuti sia i nostri punti di forza, sia le nostre fragilità e non va mai invasa. Questa poesia parla della delicatezza necessaria nell’incontro con l’altro. È una danza leggera e onirica e volteggia attorno alla sacralità di un’Anima, che nell’amore si rivela.

Arabesque.

Danzando nella notte
Silenziosi passi scalzi
In punta di piedi
Ti vengo a cercare

Un arabesque
E son nel sogno
Che dal cuore tuo
Rende nuova la forma

Un plìe è l’armonia
L’Inchino dovuto
Ai cancelli d’oro
Della mente dormiente

A lambirne le trame
Che già furono scritte
Una pirouette
Vorticando in pace

In punta di piedi
Senza fare rumore
Nella notte soave
Di note lievi e delicate

Traccio fili d’argento
Belle scie luminose
Dalle punte dei piedi
Disegnando sul corpo

Un casquè del mio cuore
Nei confini dorati
Della tua fantasia
Dai colori pastello.

Alice Falcioni