In un mondo sempre più frenetico e logorroico, senza pause, senza momenti di inerzia, riusciamo ancora a riconoscere noi stessi? Quando ogni impegno è meticolosamente organizzato e schematizzato e non c’è più tempo per il “tempo no-sense”, quanto diventa importante il silenzio?
Silenzio.
Datemi un istante
Nell’assoluta pace
Per andare distante
Dal mondo loquace
Un breve momento
Di quieta pacatezza
Per annegare lento
In cotanta bellezza
M’accarezza lieve
Si totale è il silenzio
È un desio si greve
Che io mai licenzio
Il semplice bisogno
Solo di sé stessi soli
Nel brusio l’agogno
Fino a che mi consoli.
Alice Falcioni