Quando rinunciamo all’amore, nulla sembra avere più senso. Ci troviamo catapultati in una realtà grigia, in cui la tristezza della rinuncia regna totalizzante sopra ogni altro sentimento. Entriamo in una dimensione no-sense, circondati dal vuoto e da statue di cera di cui è impossibile riconoscere il volto, separati da noi stessi per il laceramento interiore della perdita. Rinunciando all’Amore rinunciamo al profumo della vita.
Rosso.
Un cuore graffiato
Da mani più avare
Ha sangue salato
Come acqua di mare
Un ventre lambito
Dal dolce del miele
Dismesso e fasciato
Nelle ragnatele
Un volto osannato
Nel canto poeta
È idillio narrato
Con voce di seta
Un collo reciso
Da vene affluenti
Sul volto un sorriso
Che cela tormenti
La mente assopita
Rimembra il calore
La bocca ferita
Risente il dolore
Un occhio che piange
Purpuree particelle
Zampilli di sangue
Su morbida pelle
Fra orrido orrore
E statue di cera
Risorge il colore
Sull’ombra mia nera.
Alice Falcioni