Clessidra

Ci sono degli avvenimenti nella vita che scuotono profondamente le fondamenta su cui ti sei costruito, dando il via alla ricerca di un senso più profondo dell’esistenza. Assistere la malattia terminale di un padre è senza dubbio uno di questi. Quando l’Eroe diviene fragile si rivela la sua essenza; nuda e potente. Allora crolla il tuo castello di carte e avviene la catarsi. Siamo Anime nude in cerca di sè stesse.

Clessidra.

Chiuso in una stanza
Perso nei suoi ricordi
La clessidra che avanza
Coi suoi granelli sordi

C’è silenzio assordante
Ora tacciono i pensieri
Per quel corpo dolente
Secondi son’anni interi

Negli occhi rassegnati
Che non sanno spiegare
Nei cuori addormentati
Che non posson accettare

Nei brevi passi silenziosi
Di un indomito passato
Nei lunghi giorni oziosi
Di un uomo allettato

Nell’aggrapparsi a sponde
Di una grigia memoria
In ciò che confonde
La sconfitta in vittoria

Li c’è un uomo nudo
Solo con sé stesso
Più nessuno scudo
Niente più d’omesso.

Alice Falcioni